El Gentilicio de sus habitantes es, en italiano, "recchesi",
sin embargo en lengua local se les dice "recchelini".
Geografia
fisica
Situato nella riviera ligure di levante l'abitato di Recco si estende allo sbocco della valle
del torrente omonimo, in una piccola insenatura del Golfo Paradiso, ad ovest del promontorio del monte di Portofino tra gli abitati di Sori e Camogli a 20 chilometri ad est di Genova.
Il comune è costituito dalle nove frazioni di Carbonara, Collodari, Corticella, Cotulo, Liceto, Megli,
Mulinetti, San Rocco e Verzemma per un totale di 9,7 chilometri quadrati. Confina a nord con i comuni di Avegno, a sud con il mar Ligure e Camogli, ad ovest con Sori e ad est con Rapallo.
Historia
Abitata già dalla popolazione dei Casmoriti, della famiglia
dei Liguri, venne conquistata dai Romani che fondarono il borgo con il nome di Recina o Ricina.
Divenne pertanto un'importante castro o castrum romano sulla nota Via Aurelia.
Durante l'Alto Medioevo si costituì la prima pieve ambrosiana sul territorio, una delle quattro già presenti nei
vicini comuni di Camogli, Uscio e Rapallo. La pieve, costruita per merito del vescovo di Genova, venne assegnata (così come le altre tre) al vescovo di Milano presente nel territorio ligure dal 568 durante l'invasione longobarda. Seguì nel Medioevo e in epoca moderna la storia della Repubblica di Genova, divenuta proprietaria del borgo e dei suoi comuni vicini a
partire dal XII secolo. La repubblica la eresse come nuova podesteria locale e dal
1513 sede di capitaneato.
Subì, come la vicina Rapallo, l'invasione e la devastazione dei pirati saraceni nel 1557 e nel 1646, causando in entrambi i casi lutti, furti e rapimenti di giovani
abitanti fatti successivamente schiavi. Nei secoli la vicinanza e la convivenza con il mare fece sì che gli abitanti diventassero
abili costruttori nel settore marinaro, in particolare nella costruzione di navi, velieri e galee per la repubblica genovese.
Interessata come la repubblica genovese dagli eventi della
guerra di successione austriaca nel 1747, con la nuova dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrerà dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Golfo del Tigullio, con capoluogo Rapallo, all'interno della Repubblica Ligure annessa al Primo Impero francese. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Recco rientrerà nel I Cantone,
come capoluogo, della Giurisdizione della Frutta e dal 1803 centro principale del VI Cantone della Frutta nella Giurisdizione
del Centro. Dal 13 giugno 1805 al 1814 verrà inserito nel Dipartimento di Genova.
Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della repubblica ligure,
e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VI° mandamento di Recco del Circondario di Genova della Provincia di Genova.
La cittadina fu gravemente danneggiata nella seconda guerra mondiale dai bombardamenti aerei degli Alleati tra il 10 novembre del 1943 al 28 giugno del 1944. Secondo le fonti storiche dell'epoca il paese fu colpito ventisette
volte provocando, oltre alle 127 vittime civili e altrettanti feriti, la distruzione di oltre il 90% dell'abitato urbano.
Il primario obbiettivo di tali bombardamenti fu il viadotto ferroviario sovrastante la città che con la sua distruzione, assieme
a quello presente nel comune tigullino di Zoagli, isolarono di fatto l'intero territorio e la riviera levantina
dal capoluogo regionale. Nell'immediato dopoguerra si avviarono i lavori per la ricostruzione ex novo con
medie dimensioni, sicuramente urbanizzata a "misura d'uomo", ma facendo scomparire per sempre prove e testimonianze della
sua antica origine. Per tale episodio storico la città è stata insignita della medaglia d'oro al Merito Civile con decreto presidenziale del 1992.
Oggi è una rinomata località turistica del Golfo Paradiso, una sorta di porta di accesso dal capoluogo verso la Riviera di Levante e il Tigullio.
Nel 2000 con decreto presidenziale datato all'8 settembre il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha insignito il Comune di Recco del titolo di Città.
Onorificenze
«Sottoposta, nel corso dell'ultimo conflitto mondiale, a violentissimi ed indiscriminati
bombardamenti aerei, che causarono la morte di 127 civili e la distruzione dell'intero centro abitato, affrontava con fierezza
le più dure sofferenze ed intraprendeva, poi, con grande coraggio e spirito di sacrificio, la difficile opera di ricostruzione
[4]» — Recco, 1943-1945
« Cielo azzurro sovrastante una torre d'argento, murata di nero, chiusa
dallo stesso, con sei merli ghibellini, sormontata da una stella a cinque raggi d'oro e posta su una campagna mareggiata d'argento.
Ornamenti esteriori da città »
(Descrizione araldica dello stemma) |
|
|
Lo stemma ufficiale è stato approvato con l'apposito Decreto del Presidente della Repubblica datato
all'8 settembre del 2000[3].
|